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La Lingua dei Segni Italiana: evento D&I

 

La sordità è un tema spesso sottovalutato e poco compreso dalla società. 

Proprio per questo motivo, mercoledì 22 febbraio IAA Italy Chapter ha organizzato un evento nell’ambito del progetto Diversity & Inclusion, che ha voluto porre l'attenzione su questa realtà e sulla Lingua dei Segni Italiana (LIS), importante strumento di comunicazione per i sordi.

L'evento ha visto la partecipazione di Delphine Carnon, formatrice sorda, ed un interprete della Lingua dei Segni, Mita Graziano, che insieme lavorano in coppia allo spazio Alda Merini di Milano. 

In questo articolo, esploreremo gli aspetti più significativi di questo evento e l'importanza della Lingua dei Segni nella vita dei sordi.

Etichette e pregiudizi: la lingua dei sordi in Italia 

In Italia, il tema della Diversity & Inclusion sta diventando sempre più centrale, tuttavia, come sottolinea Delphine, ci sono ancora molte questioni irrisolte riguardo i sordi e la lingua dei segni. 

Delphine condivide la sua esperienza personale e spiega come, fin da bambina, è stata etichettata con termini impropri come "non udente", "sordomuta" o "audiolesa", quando il termine corretto sarebbe semplicemente "sorda"

Un’altra problematica che emerge riguarda proprio il campo della comunicazione pubblicitaria. In Italia, nessuna pubblicità è sottotitolata, mentre in altri paesi, come in Svezia o Norvegia, è una consuetudine. 

Un’altra questione problematica riguarda invece la percezione della società e della comunità scientifica sulle persone sorde, che è spesso limitata e sbagliata. Molti ritengono che la sordità sia una questione genetica. In realtà, solo il 5% dei sordi è sordo per cause genetiche, mentre nel 95% dei casi bambini sordi nascono da famiglie udenti

Inoltre, Delphine fa notare che i medici spesso infondono negatività alle famiglie udenti dei bambini sordi, scoraggiano l'uso della LIS e affermando che se i bambini iniziano a segnare da piccoli non parleranno mai. Le famiglie udenti di bambini sordi non comprendono appieno la sordità e si fidano del medico che, però,  considera solo la malattia dell’orecchio, inconsapevole che dietro la Lingua dei Segni si parla anche di identità. Essendo la lingua strettamente legata alla cultura, ne consegue un aspetto identitario della comunità sorda, che spesso i medici non considerano.

La Lingua dei Segni Italiana (LIS)

La LIS, acronimo di Lingua dei Segni Italiana, è la lingua visivo-gestuale utilizzata dalla comunità dei sordi in Italia per comunicare tra di loro e con le persone udenti che conoscono la lingua dei segni, è riconosciuta come lingua ufficiale in Italia dalla Legge con lo stesso status delle lingue parlate ufficiali nel paese.

La LIS è una lingua a sé stante, con la propria grammatica e sintassi, che si differenzia dalla lingua parlata italiana, sia per la modalità di espressione che per la struttura delle frasi. 

Ad esempio, nella LIS mancano gli articoli, ma sono presenti elementi espressivi e grammaticali che non esistono nella lingua parlata. 

Tuttavia, non è corretto pensare che la LIS sia una lingua "semplificata" rispetto all'italiano: essa è completa e consente di esprimere tutti i concetti con precisione e articolazione. 

I tempi di traduzione da italiano a LIS possono variare a seconda del contenuto e della complessità, può è necessario aggiungere segni o effettuare una parafrasi per rendere al meglio il significato delle frasi.

Importante sottolineare che la Lingua dei Segni è diversa per ogni Paese. Dunque, ogni Stato ha la propria lingua dei segni, che è influenzata inoltre dalla relativa cultura. 

Che cos’è il nome-segno?

Il nome-segno nella LIS è un sistema che permette di identificare una persona attraverso un segno unico e personale, e rappresenta un'alternativa al nome scritto o pronunciato a voce alta.  Il nome-segno risponde a esigenze di velocità di comunicazione, non è infatti possibile fare sempre lo spelling del nome.

Come viene creato il nome segno?

Dipende, questo segno può essere creato dalla persona sorda stessa o dalle persone che la conoscono e può essere costituito da un segno che richiama un tratto distintivo della persona (ad esempio, i capelli, la fisicità) o una caratteristica o un'attitudine particolare.

Quali sono i termini corretti da usare?

In generale, il termine corretto da utilizzare è proprio  "sordo". 

Nel 2006, la legge italiana ha ufficialmente abolito l'utilizzo del termine "sordomuto", a favore di "sordo". Tuttavia, alcune persone, tra cui anche giornalisti, utilizzano ancora il termine "sordomuto" per una questione di disinformazione e scarsa conoscenza sul tema. 

Infatti, è importante sottolineare che il fatto di essere sordo non implica necessariamente l'incapacità di parlare o di utilizzare la voce. Esistono diverse tipologie di sordità, alcune delle quali possono comportare difficoltà nella produzione del suono, ma non necessariamente la mutismo.

All'interno della comunità sorda esistono inoltre molte sfaccettature e modalità di comunicazione diverse. Ad esempio, ci sono:

  • Sordi segnanti: coloro che in generale utilizzano la LIS per comunicare;
  • Sordi segnanti bilingue: utilizzano entrambi i modi di comunicazione, sia la voce che la LIS, e sono considerate segnanti e parlanti. 
  • Sordi segnanti estremisti: utilizzano la LIS come unica forma di comunicazione, senza utilizzare la voce, anche se in grado di farlo;
  • Sordi oralisti: adottano un approccio all'educazione e alla comunicazione che si concentra sulla lingua orale e sulla lettura labiale, piuttosto che sulla lingua dei segni. 
  • Oralisti estremisti: rifiutano di utilizzare completamente la LIS.

Sordi segnanti e sordi oralisti, utilizzano a volte anche protesi acustiche o impianti cocleari.

Qual è la differenza tra protesi e impianto cocleare?

La protesi acustica e l'impianto cocleare sono entrambi dispositivi medici utilizzati per migliorare l'udito, ma ci sono alcune differenze importanti tra i due.

Protesi - apparecchio acustico

La protesi acustica, più spesso chiamata apparecchio acustico, è un dispositivo esterno che amplifica il suono e lo trasmette all'orecchio dell'utente. 

 

 

 

impianto cocleare

L'impianto cocleare è un dispositivo impiantabile che viene posizionato chirurgicamente nell'orecchio interno e stimola direttamente il nervo uditivo. L’impianto richiede dunque un’operazione chirurgica, anche molto rischiosa, che va ad intervenire sulle cellule neuronali sostituendole con componenti tecnologiche.

 

Sordità e scuola

Delphine ha dichiarato che avrebbe voluto continuare a studiare, tuttavia le limitazioni economiche impediscono a molte scuole di offrire servizi di interpretariato. Di conseguenza, gli studenti che necessitano di tali servizi devono pagare di tasca propria per usufruirne. 

Anche in contesti come workshop o seminari, non sono disponibili interpreti. Sebbene oggi esistano tecnologie di traduzione simultanea, ci sono ancora poche occasioni in cui queste sono utilizzate. Delphie è riuscita a partecipare a diversi convegni senza l'assistenza di un interprete, ma tali casi sono ancora rari.

A Milano, un tempo c'erano cinque istituti per sordi, mentre oggi non ne esiste nessuno. Fino al 1977, i sordi erano obbligati a frequentare istituti appositi, ma da quella data hanno avuto la possibilità di scegliere anche le scuole pubbliche. Tuttavia, la mentalità dell'epoca era diversa: i primi sordi che frequentavano le scuole pubbliche erano spesso malvisti e discriminati. 

Oggi la situazione è diversa, ma sorgono ancora alcune difficoltà nelle scuole pubbliche. In particolare, l'assistenza alla comunicazione è garantita solo per nove ore a settimana, durante le quali è prevista la presenza di un assistente che traduce il professore per gli studenti sordi. Al di fuori di queste ore, gli studenti sono lasciati in autonomia e non hanno accesso all'assistenza a tempo pieno.

Consigli su come comunicare con una persona sorda

Ecco alcuni consigli su come comportarsi con una persona sorda:

  • Utilizzare il termine “sordo” e non altre etichette;
  • Non toccare una persona sorda per richiamare la sua attenzione: è meglio muoversi o, ad esempio,utilizzare avvisi luminosi accendendo o spegnendo la luce per richiamare l’attenzione di una persona lontana, oppure ancora fare rumore sul pavimento per generare vibrazioni;
  • Articolare il labbiale normalmente;
  • Baffi e barba a volte possono creano difficoltà;
  • Non disporsi controluce: avere la luce a favore facilità la comprensione dei segni e aiuta i sordi che sanno leggere le labbra.
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L'evento a tema sordità e LIS si è dimostrato un'importante occasione per aprire una porta sul mondo della sordità e sensibilizzare le persone sulla cultura delle persone sorde.

Eventi di approfondimento sui temi più attuali della comunicazione sono accessibili a tutti i soci IAA Italy Chapter. Compila il form per avere tutte le informazioni e scoprire come entrare a far parte di questa stimolante realtà!

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